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226 giornata terza

roba giunta, quella ne mandò a Firenze ad alcuno amico dell’ancontano suo compagno, ed egli celatamente, in forma di pellegrino che dal Sepolcro venisse, col fante suo se ne venne appresso: ed in Firenze giunti, se n’andò ad uno alberghetto di due fratelli che vicino era alla casa della sua donna. Né prima andò in altra parte che davanti alla casa di lei, per vederla se potesse: ma egli vide le finestre e le porti ed ogni cosa serrata; di che egli dubitò forte che morta non fosse o di quindi mutatasi. Per che, forte pensoso, verso la casa de’ fratelli se n’andò, davanti alla quale vide quattro suoi fratelli tutti di nero vestiti; di che egli si maravigliò molto, e conoscendosi intanto trasfigurato e d’abito e di persona da quello che esser soleva quando si partí, che di leggeri non potrebbe essere stato riconosciuto, sicuramente s’accostò ad un calzolaio e domandollo perché di nero fossero vestiti coloro. Al quale il calzolaio rispose: — Coloro sono di nero vestiti, per ciò che non sono quindici dí che un lor fratello che di gran tempo non c’era stato, che avea nome Tedaldo, fu ucciso; e parmi intendere che egli abbiano provato alla corte che uno che ha nome Aldobrandino Palermini, il quale è preso, l’uccidesse, per ciò che egli voleva bene alla moglie ed eraci tornato sconosciuto per esser con lei. — Maravigliossi forte Tedaldo che alcuno intanto il somigliasse, che fosse creduto lui, e della sciagura d’Aldobrandin gli dolse; ed avendo sentito che la donna era viva e sana, essendo giá notte, pieno di vari pensieri se ne tornò all’albergo, e poi che cenato ebbe insieme col fante suo, quasi nel piú alto della casa fu messo a dormire. Quivi, sí per li molti pensieri che lo stimolavano e sí per la malvagitá del letto e forse per la cena che era stata magra, essendo giá la metá della notte andata, non s’era ancor potuto Tedaldo addormentare; per che, essendo desto, gli parve in su la mezzanotte sentire d’in sul tetto della casa scender nella casa persone, ed appresso per le fessure dell’uscio della camera vide lá sú venire un lume. Per che, chetamente alla fessura accostatosi, cominciò a guardare che ciò volesse dire, e vide una giovane assai bella tener questo lume e verso lei