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Pagina:Boccaccio - Decameron II.djvu/265

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novella quinta 259

a lui, per ciò che per quegli mai ad amar lui né a compiacergli mi recherei. E se io potessi esser certa che egli cotanto m’amasse quanto tu di’, senza fallo io mi recherei ad amar lui ed a far quello che egli volesse: e per ciò, dove di ciò mi volesse far fede con quello che io domanderò, io sarei a’ suoi comandamenti presta. — Disse la buona femina: — Che è quello, madonna, che voi disiderate che el faccia? — Rispose la donna: — Quello che io disidero è questo: io voglio, del mese di gennaio che viene, appresso di questa terra un giardino pieno di verdi erbe, di fiori e di fronzuti alberi, non altramenti fatto che se di maggio fosse; il quale dove egli non faccia, né te né altri mi mandi mai piú, per ciò che, se piú mi stimolasse, come io infino a qui del tutto al mio marito ed a’ miei parenti tenuto l’ho nascoso, cosí, dolendomene loro, di levarlomi da dosso m’ingegnerei. — Il cavaliere, udita la domanda e la profferta della sua donna, quantunque grave cosa e quasi impossibile a dover fare gli paresse, e conoscesse per niuna altra cosa ciò essere dalla donna addomandato, se non per tôrlo dalla sua speranza, pur seco propose di voler tentare quantunque fare se ne potesse, ed in piú parti per lo mondo mandò cercando se in ciò alcun si trovasse che aiuto o consiglio gli desse: e vennegli uno alle mani il quale, dove ben salariato fosse, per arte nigromantica proffereva di farlo. Col quale messere Ansaldo per grandissima quantitá di moneta convenutosi, lieto aspettò il tempo postogli; il qual venuto, essendo i freddi grandissimi ed ogni cosa piena di neve e di ghiaccio, il valente uomo in un bellissimo prato vicino alla cittá con sue arti fece sí, la notte alla quale il calendigennaio seguitava, che la mattina apparve, secondo che color che il vedevan testimoniavano, un de’ piú be’ giardini che mai per alcun fosse stato veduto, con erbe e con alberi e con frutti d’ogni maniera. Il quale come messere Ansaldo lietissimo ebbe veduto, fatto cogliere de’ piú be’ frutti e de’ piú be’ fior che v’erano, quegli occultamente fe’ presentare alla sua donna, e lei invitare a vedere il giardino da lei addomandato, acciò che per quel potesse lui amarla conoscere, e ricordarsi della promession fattagli e con saramento fermata, e come leal donna poi procurar