Pagina:Boccaccio - Filocolo di Giovanni Boccaccio corretto sui testi a penna. Tomo 2, 1829.djvu/361

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Allora si partirono costoro, e in brieve tornati a Florio, ciò che fu loro imposto renderono: di che Florio contento, come di Marmorina per dolore uscito era vestito di violato, così in quella propose di rientrare vestito di bianco in segno di letizia e di purità, e così sé e’ suoi fé vestire. E montato a cavallo, con tutti verso Marmorina cavalcarono, a’ quali i nobili uomini di Marmorina a cavallo menando grandissima gioia e con strumenti infiniti uscirono incontro; né fu alcuna ruga in Marmorina che di nobili drappi non fosse ornata, per le quali le donne e i garzoni faccendo festa, attesero il loro signore, ciascuna con la più bella roba fattasi bella. Con la quale così grande allegrezza Florio entrò in Marmorina sotto onorevole palio, e Biancifiore similemente dopo lui. E pervenuti al real palagio, ricevuti furono con mirabile allegrezza dal vecchio padre e dalla pietosa madre, e con loro insieme tra gli altri fu molto onorato Mennilio: e’ compagni di Florio prima dal re e dalla reina lietamente veduti, poi da’ suoi stretti amici e parenti con maggiore letizia furono ricevuti. Né niuna cosa è che non sia lieta in tutto il paese: solamente i grandi parenti del trapassato Ascalion piangono la morte del valoroso uomo, la quale già in brieve non si mise in oblio.

Mentre la gran festa dura, e Biancifiore è dal re e dalla reina come figliuola onorata, da loro saputo che d’imperiale stirpe discesa sia, domandatole delle passate offese perdono, alle quali etterno silenzio ella comandò e pregò che fosse, più giorni trapassano. Dopo i quali, già alquanto riposandosi il festeggiare, Florio domanda che il re e la reina si dispongano a prendere