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90 | IL FILOSTRATO |
XXIX.
A cui Troilo disse: donna bella,
Sola speranza e ben della mia mente,
Sempre davanti m’è stata la stella
Del tuo bel viso splendido e lucente,
E stata m’è più cara particella
Questa, che ’l mio palagio certamente;
E dimandar perdono a ciò non tocca;
Poi l’abbracciò e baciaronsi in bocca.
XXX.
Non si partiron prima di quel loco,
Che mille volte insieme s’abbracciaro
Con dolce festa e con ardente gioco,
Ed altrettante vie più si baciaro,
Siccome que’ ch’ardevan d’ugual foco,
E che l’un l’altro molto aveva caro;
Ma come l’accoglienze si finiro,
Salir le scale e ’n camera ne giro.
XXXI.
Lungo sarebbe a raccontar la festa,
E impossibile a dire il diletto
Che insieme preser pervenuti in questa:
E’ si spogliarono e entraron nel letto;
Dove la donna nell’ultima vesta
Rimasa già, con piacevole detto
Gli disse: speglio mio, le nuove spose
Son la notte primiera vergognose.