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116 | IL FILOSTRATO |
X.
Qui son con voi di nobili baroni
Troiani, ed altri assai, cui voi cambiate
Con gli avversarii pe’ vostri prigioni;
Un sol de’ molti a me me ne donate,
In luogo delle cui redenzïoni
Io abbia mia figlia: consolate,
Per Dio, signor, questo vecchio cattivo,
Che d’ogni altro sollazzo è voto e privo.
XI.
Nè d’aver or per li prigion vaghezza
Vi tragga, ch’io vi giuro per Iddio,
Ch’ogni troiana forza, ogni ricchezza
È nelle vostre man per certo; e s’io
Non me n’inganno, tosto la prodezza
Fallirà di colui, che al disio
Di tutti voi tien serrate le porte,
Come apparrà per violenta morte.
XII.
Questo dicendo il vecchio sacerdote,
Umile nel parlare e nell’aspetto,
Sempre rigava di pianto le gote,
E la canuta barba e ’l duro petto
Tutto bagnato avea: nè furon vote
Le sue preghiere di pietoso effetto,
Che, lui tacendo, i Greci con romore
Tutti gridaron: diaglisi Antenóre.