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Pagina:Boccaccio - Il Filostrato di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto su i testi a penna, 1831.djvu/161

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PARTE QUARTA 149


CIX.


Ritrovò Pandar Troilo pensoso,
     E sì forte nel viso sbigottito,
     Che per pietà ne divenne doglioso,
     Ver lui dicendo: or se’ tu sì invilito
     Come tu mostri, giovin valoroso?
     Ancor non s’è da te il tuo ben partito;
     Perchè ancora cotanto ti sconforti,
     Che gli occhi in testa ti paion già morti?

CX.


Tu se’ vissuto assai senza costei,
     Non ti dà ’l cuor poter vivere ancora?
     Nascesti tu al mondo pur per lei?
     Dimostrati uomo, e alquanto ti rincora,
     Caccia questi dolori e questi omei
     Almeno in parte: io non fe’ poi dimora
     In altro luogo se non qui con teco,
     Ch’io le parlai e fui gran pezza seco.

CXI.


E per quel che mi paia, tu non senti
     La metà noia che la donna face;
     E’ suoi sospiri son tanto cocenti,
     E sì questa partenza le dispiace,
     Che trapassano i tuoi per ognun venti;
     Dunque con teco datti alquanto pace,
     Che almen puoi tu in questo caso amaro
     Conoscer quanto tu a lei se’ caro.