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PARTE QUARTA | 151 |
CXV.
E forte insieme amendue si strignieno,
Di lagrime bagnati tutti quanti,
E volendo parlarsi non potieno,
Sì gl’impedivan gli angosciosi pianti,
E’ singhiozzi e’ sospiri, e nondimeno
Si baciavan talvolta, e le cascanti
Lacrime si bevean, senza aver cura
Ch’amare fosser oltre lor natura.
CXVI.
Ma poscia che gli spiriti affannati,
Per l’angoscia del pianto e de’ sospiri,
Furon nelli lor luoghi ritornati
Per l’allentar de’ noiosi martirj,
Griseida ver Troilo levati
Gli occhi dolenti per gli aspri disiri,
Con rotta voce, disse: o signor mio,
Chi mi ti toglie, e dove ne vo io?
CXVII.
Poi gli ricadde col viso in sul petto
Venendo meno, e le forze partirsi,
Da tanta doglia fu il suo cor costretto,
Ed ingegnossi l’alma di fuggirsi;
E Troilo guardando nel suo aspetto,
E lei chiamando, e non sentendo udirsi,
E gli occhi suo velati a lei cascante,
Che morta fosse gli porser sembiante.