Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
PARTE QUINTA | 173 |
X.
Troilo a guisa d’una cortesia,
Con più compagni montò a cavallo
Con un falcone in pugno, e compagnia
Le fece infino fuor di tutto il vallo,
E volentieri per tutta la via
L’averia fatta insino al suo stallo,
Ma troppo discoperto saria stato,
E poco senno ancora riputato.
XI.
E tra lor già venuto era Antenore
Dalli Greci renduto, e con gran festa
Ricevuto l’aveano e con onore
I giovani troiani; e benchè questa
Tornata fosse a Troilo dentro al core
Per Griseida data assai molesta,
Pur con buon viso il ricevette, e fello
Con Pandar cavalcar davanti ad ello.
XII.
E già essendo per accomiatarsi,
Egli e Griseida si fermaro alquanto,
E dentro agli occhi l’un l’altro guatarsi,
Nè ritener potè la donna il pianto,
E poscia per le man destre pigliarsi,
E a lei Troilo allor s’accostò tanto,
Che pian parlando, ella ’l potè udire,
E disse: torna, non mi far morire.