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PARTE SETTIMA | 241 |
CIII.
Ecuba, Elena, e l’altre commendaro
Ciò ch’avea detto Troilo; e dopo un poco
Piacevolmente tutte il confortaro,
E con parole, e con festa e con giuoco:
E quindi insieme tutte se n’andaro,
Ciascheduna tornandosi al suo loco;
E poi più volte il visitare ancora,
Mentre in sul letto debol fe’ dimora.
CIV.
Troilo sì per lo continuare
D’essere in doglia, divenne possente
Con pazïenza quella a comportare;
E sì ancora per l’animo ardente
Che contro a’ Greci avea di dimostrare
La sua virtù, li fece prestamente
Le forze racquistar, ch’avea perdute,
Per le troppo agre pene sostenute.
CV.
Ed oltre a ciò Griseida gli avea scritto,
E mostrato d’amarlo più che mai;
E false scuse al suo tanto star fitto
Senza tornare aveva indotte assai,
E domandato ancor nuovo rispitto
Al suo tornar, che non dovea giammai
Essere, ed el’ gli avea dato sperando
Di rivederla, ma non sapea quando.
il filostrato | 16 |