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Pagina:Boccaccio - Il Filostrato di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto su i testi a penna, 1831.djvu/26

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14 IL FILOSTRATO


VIII.


Quando Calcas, la cui alta scïenza
     Avea già meritato di sentire
     Del grande Apollo ciascuna credenza,
     Volendo del futuro il vero udire,
     Qual vincesse, o la lunga sofferenza
     De’ Troiani, o de’ Greci il grande ardire;
     Conobbe e vide, dopo lunga guerra
     I Troian morti e distrutta la terra.

IX.


Per che segretamente dipartirsi
     Diliberò l’antiveduto e saggio;
     E preso luogo e tempo da fuggirsi,
     Ver la greca oste si mise in viaggio;
     Onde all’incontro assai vide venirsi,
     Che ’l ricevetton con lieto visaggio;
     Da lui sperando sommo e buon consiglio
     In ciascheduno accidente o periglio.

X.


Fu romor grande quando fu sentito,
     Per tutta la città generalmente,
     Che Calcas s’era di quella fuggito,
     E parlato ne fu diversamente,
     Ma mal da tutti, e ch’egli avea fallito,
     E come traditor fatto reamente,
     Nè quasi per la più gente rimase
     Di non andargli col fuoco alle case.