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252 | IL FILOSTRATO |
XXVI.
E spesse volte assieme s’avvisaro
Con rimproveri cattivi e villani,
E di gran colpi fra lor si donaro,
Talvolta urtando, e talor nelle mani
Le spade avendo, vendendosi caro
Insieme molto il loro amor non sani:
Ma non avea la fortuna disposto,
Che l’un dell’altro fornisse il proposto.
XXVII.
L’ira di Troilo in tempi diversi
A’ Greci nocque molto senza fallo,
Tanto che pochi ne gli uscieno avversi
Che non cacciasse morti da cavallo,
Solo che l’attendesser, sì perversi
Colpi donava; e dopo lungo stallo,
Avendone già morti più di mille,
Miseramente un dì l’uccise Achille.
XXVIII.
Cotal fine ebbe il mal concetto amore
Di Troilo in Griseida, e cotale
Fin’ ebbe il miserabile dolore
Di lui, al qual non fu mai altro eguale;
Cotal fin’ ebbe il lucido splendore
Che lui servava al solïo reale;
Cotal fin’ ebbe la speranza vana
Di Troilo in Griseida villana.