Pagina:Boccaccio - Il Filostrato di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto su i testi a penna, 1831.djvu/33

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PARTE PRIMA 21


XXIX.


Nè s’avvedea colui, ch’era sì saggio
     Poco davanti in riprendere altrui,
     Che amore dimorasse dentro al raggio
     Di que’ vaghi occhi con gli strali sui;
     Nè rammentava ancora dell’oltraggio
     Detto davanti de’ servi di lui,
     Nè dello strale, il quale al cuor gli corse,
     Finchè nol punse daddover s’accorse.

XXX.


Piacendo questa sotto il nero manto
     Oltre ad ogn’altra a Troilo, senza dire
     Qual cagion quivi il tenesse cotanto,
     Occultamente il suo alto desire
     Mirava di lontano, e mirò tanto,
     Senza niente ad alcun discoprire,
     Quanto duraro a Pallade gli onori,
     Poi coi compagni uscì del tempio fuori.

XXXI.


Nè se n’uscì qual dentro v’era entrato
     Libero e lieto, ma n’uscì pensoso,
     Ed oltre al creder suo innamorato,
     Tenendo bene il suo disio nascoso,
     Per quel che poco avanti avea parlato
     Non fosse in lui rivolto l’oltraggioso
     Parlar d’altrui, se forse conosciuto
     Fosse l’ardor nel quale era caduto.