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Pagina:Boccaccio - Il Filostrato di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto su i testi a penna, 1831.djvu/77

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PARTE SECONDA 65


CI.


Tu sola puoi queste pene noiose,
     Quando tu vogli, porre in dolce pace;
     Tu sola puoi l’afflizïon penose,
     Madonna, porre in riposo verace;
     Tu sola puoi con l’opere pietose
     Tormi il tormento che sì mi disface;
     Tu sola puoi, siccome donna mia,
     Adempier ciò che lo mio cuor disia.

CII.


Dunque, se mai per pura fede alcuno,
     Se mai per grande amor, se per disio
     Di ben servire ognora in ciascheduno
     Caso, qual si volesse o buono o rio,
     Meritò grazia, fa’ ch’io ne sia uno,
     Cara mia donna; fa’ ch’io sia quell’io,
     Che a te ricorro, sì come a colei
     Che se’ cagion di tutti i sospir miei.

CIII.


Assai conosco, che mai meritato
     Non fu per mio servir quel per che vegno;
     Ma sola tu che m’hai il cor piagato,
     E altro no di maggior cosa degno,
     Mi puoi far, quando vogli; o disiato
     Ben del mio cor, pon giù l’altero sdegno
     Dell’animo tuo grande, e sii umile
     Ver me, quanto negli atti se’ gentile.


il filostrato 5