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40 | COMENTO DEL BOCCACCI |
Mantova fu già notabile città; ma perciocchè d’essa sì tratterà nel xx. canto di questo pienamente, qui non curo di più scriverne:
Nacqui sub Julio, ancorchè fosse tardi.
qui dimostra Virgilio chi egli fosse dal tempo della sua nascita; e pare che l’autore voglia, lui essere nato vicino al fine della dettatura di Giulio Cesare; la qual cosa non veggo come esser potesse; perciocchè, se al fine della dettatura di Giulio nato fosse, ed essendo cinquantadue anni vissuto, come fece, sarebbe Cristo nato avanti la sua morte: dove Eusebio, in libro de imperiali, scrive lui esser morto l’anno dell’imperio d’Ottaviano Cesare, che fa avanti la natività di Cristo da quattordici o quindici anni: e il predetto Eusebio scrive nel detto libro, della sua natività, così: Virgilius Maro in vico Andes, haud longe a Mantua, Crasso et Pompeio consulibus; il quale anno fu avanti che Giulio Cesare occupasse la dettatura, la qual tenne quattro anni, e parte del quinto, bene venti anni. E vissi a Roma. Certa cosa è, che Virgilio avendo l’ingegno disposto e acuto agli studii, primieramente studiò a Cremona, e di quindi n’andò a Milano, là dove egli studiò in medicina; e avendo l’ingegno pronto alla poesia, e vedendo i poeti essere nel cospetto d’Ottaviano accetti, se ne andò a Napoli, e quivi si crede sotto Cornuto poeta udisse alquanto tempo: e quivi similemente dimorando, siccome egli medesimo testimonia nel fine del libro, avendo prima composto la Buccolica, e a racquistare, per opera d’Ottaviano, i campi paterni, li quali a Mantova erano, stati conceduti a un cen-