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140 COMENTO DEL BOCCACCI

della sua salute: e così ancora sospignendo i venti orientali, cioè greco levante e scirocco, il mare di Grecia verso il fare, e per quello verso il mare Tirreno, e il fiotto mettendosi, avvien quel medesimo che dinanzi è detto. E questo è quello che l’autore vuol dire, come fa l’onda,

Che si frange con quella in cui s intoppa,

e’ sono in questo mare due cose mostruose, delle quali l’una ciò che davanti le si para trangugia, e questa si chiama Scilla, ed è dalla parte d’Italia; l’altra si chiama Cariddi, e questa gitta fuori ciò che Scilla ha trangugiato; ma secondo il vero questa Cariddi, la quale è di verso Cicilia, è il luogo dove di sopra dissi l’onde scontrarsi insieme, le quali levandosi in alto per lo percuotersi, par che sieno del profondo gittate fuori da coloro che non veggiono la cagione della elevazione. Dice adunque l’autore che in quella guisa, che di sopra è mostrato, le due onde di due diversi mari si scontrano, così convenirsi qui due maniere di diverse genti o peccatori convenirsi scontrare: e questo intende in quanto dice: Così convien che qui, cioè in questo quarto cerchio, la gente riddi, cioè balli, e volgendo come i ballatori incerchio vengano impetuosamente a percuotersi, come fanno l’onde predette. , nel quarto cerchio, vid’io gente, più ch’altrove, troppa, e di questo non si dee alcun maravigliare, perciocchè pochi son quegli che in questo vizio che quivi si punisce non pecchino: e poi dice a qual tormento questa gente è dannata, dicendo,

E d’una parte, e d’altra con grand’urli,