Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo II, 1831.djvu/36

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32 COMENTO DEL BOCCACCI

gliuola di Tolomeo Dionisio re d’Egitto. Altri dicono il padre di lei essere stato Tolomeo Aulete, similmente re d’Egitto, il quale essendo amicissimo del popolo di Roma, e avendo quattro figliuoli, due maschi e due femmine, venendo a morte, lasciò al tempo del primo consolato di Giulio Cesare per testamento, che il maggior de’ figliuoli, il quale fu nominato Lisania, presa per moglie Cleopatra sua sirocchia, e di più di che l’altra insieme dopo la sua morte regnassero: la qual cosa per li Romani fu mandata ad esecuzione. Ma ardendo Cleopatra di desiderio di regnar sola, il suo marito e fratello fece morir di veleno e sola tenne il reame. Ma avendo già Pompeo Magno quasi tutta l’Asia costretta ad ubbidire a’ Romani, venendo in Egitto, privò Cleopatra del reame, e fecene re il minor fratello ancora assai giovanetto. Della qual cosa indegnata Cleopatra, come piuttosto potè gli mosse guerra; e perseverando in essa, avvenne che Pompeo vinto da Cesare in Tessaglia, e dal giovane Tolomeo fatto uccidere in Egitto, e seguitandolo Cesare, pervenuto in Alessandria, e trovando Cleopatra in guerra contro al fratello, amenduni gli fece davanti a se chiamare, per udir le ragioni di ciascuna parte. Davanti al quale dovendo venir Cleopatra, avendo della sua formosità gran fidanza, perciocchè bella femmina fu, ornata di reali vestimenti comparì: e assai leggiermente le venne fatto di prender con gli occhi e con gli atti suoi il libidinoso principe. Di che seguì, che avendo Cesare più notti comuni avute con lei: ed essendo già il giovane Tolomeo annegato a Delta, dove contro