Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo II, 1831.djvu/68

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64 COMENTO DEL BOCCACCI

na giustizia, intorno alla qual dimostrazione son da considerare due cose. La prima, perchè più in questa parte, che più su, o più giù, questa divina giustizia ne sia mostrata. La seconda, perchè più in persona di Minos, che d’un altro. Dico, che perchè la divina giustizia ne sia più qui, che in alcun’altra parte dimostrata, può essere la ragion questa. È la giustizia virtù, la qual secondo i meriti retribuisce a ciascheduno: e quantunque questa virtù strettamente usi il suo oficio intorno agli atti degli uomini, nondimeno sono alcune cose operate per gli uomini, delle quali ella del tutto è schifa d’intramettersi, estimando ottimamente fare il suo oficio quando quelle cotali cose sostenne; in quanto non le pare quelle cotali cose, o meritorie o non meritorie che sieno, essere state causate da alcuna ordinata volontà, o da iniquità di malizia, o ancora da alcuna incontenenza, se non come sono le opere degli animali, ne’ quali non è alcuna ragione; e queste cotali operazioni son quelle de’ furiosi, e de’ mentecatti, e de’ fanciulli e degl’ignoranti; perciocchè in quelle cose, le quali questi cotali fanno, non è potuta cadere alcuna debita elezione, come detto è: e dove elezione e volontà esser non può intorno all’adoperare, non pare che caggia nè esaminazione nè giudicio della giustìzia: e di sopra a questo luogo, se ben si riguarda, non son puniti alcuni altri, se non questi cotali, cioè mentecatti o furiosi, o fanciulli o ignoranti, come è dimostrato; intorno a’ quali se la giustizia non s’interpone, era di soperchio e mal conveniente averla tra loro e di sopra a loro dimostrata, perciocchè quanto a quegli