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104 LA TESEIDE


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Disson fra lor costoro: e’ dice il vero,
     Ella è ben essa che ci ha tolto il core,
     Ed a lei vôlto ogni nostro pensiero;
     Per cui ciascun di noi è albergatore
     Di pianti e di sospiri, e di sè vero
     Tormento ha fatto e d’ogn’altro dolore:
     Con tanta forza si fa disiare
     Colla bellezza che di lei appare.

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Così gli due amanti con sospiri
     Vivevan tutto il giorno discontenti:
     E vegnente il mattino i lor martiri
     Aveano sosta, infin gli occhi lucenti
     Vedean d’Emilia, che gli lor disiri
     Ciaschedun’ora facea più ferventi:
     E così visson mentre fu la state
     Con doglia insieme e con soavitate.

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Ma poichè al mondo tolse la bellezza
     Libra, che avea, donata ad Ariete,
     Gli due amanti perder la dolcezza
     Che quetava la lor focosa sete;
     Ciò è vedere la somma vaghezza
     Che d’amor gli teneva nella rete:
     Donde rimason dolorosi forte,
     Chiamando giorno e notte sempre morte.