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124 | LA TESEIDE |
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Dove son ora le case eminenti
Del nostro primo Cadmo? E dove sono,
O Semele, le camere piacenti
Per te a quel che dal più alto trono
Governa il cielo, e per le qua’ le genti
Tebane mai non meritar perdono
Da Giuno? E quelle dove son d’Alcmena
Che doppia notte volle a farsi piena?
15
Ove di Dionisio appaion ora,
Misero a me, gli trionfi indiani?
E dove son gli eccelsi segni ancora
De’ popoli silvestri lidiani?
Nessuno qui al presente ne dimora:
Li re son morti, e voi tristi Tebani
Dispersi gite, e in cenere è tornato
Quel che di noi fu già tanto lodato.
16
Ov’è lo spesso popol, ov’è Laio,
Dov’è Edippo dolente ove i figliuoli?
Ogni cosa distrutta ha il foco graio;
E per multiplicar li nostri duoli
Coa vergogna, le femmine il primaio
Vi accesero. O Giunon, dunque che vuoli
Del nostro miser sangue più omai?
Non ti pare aver fatto ancora assai?