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LIBRO QUINTO | 185 |
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E poi gli fe’ sopra i cava’ salire
Con tutte l’armi, ed in mezzo di loro
Emilia bella, di grazia, fe’ gire:
Di che tanto contenti eran costoro,
Che lingua alcuna nol potrebbe dire;
E poco gli occhi lor facean dimoro,
Che non mirasser lei assai celato,
Finchè per loro in Atene fu entrato.
105
Quivi con festa al palagio maggiore
Disceser tutti, e Teseo disarmare
Fe’ i tebani baron di gran valore,
E dolcemente li fece curare,
E più ancora lor fece d’onore,
Che gli fe’ dentro al palagio abitare,
E render lor castella e possessioni,
Quante n’avean pria che fosser prigioni.