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LIBRO SESTO | 189 |
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Altro che suoni, canti ed allegrezza
Nelle lor case non si sentia mai.
E ben mostravan la lor gentilezza,
A chi prender volea davano assai:
Cani, falconi e astor di gran prodezza
Usavano a diletto; nè giammai
Erano in casa senza forestieri,
Conti, baroni, donne e cavalieri.
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Vestivan robe per molto oro care,
Con gran destrier, cavalli e palafreni,
E nulla si lasciavano a donare,
Sì eran d’ogni gran larghezza pieni:
Facendo giostre con grande armeggiare
Con lor brigate ne’ giorni sereni;
E ciascun s’ingegnava di piacere
Più ad Emilia giusto il suo potere.
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E benchè fosse la festa e ’l diletto
Ched e’ facevan ciascun giorno, cento
Pareva lor che ’l dì che aveva detto
Teseo venisse, acciocchè di tormento
Uscissono o con gioia o con dispetto:
E ciascheduno aveva intendimento
Di vincer l’altro senza alcun fallire,
E se perdesse, perdendo morire.