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LIBRO PRIMO | 41 |
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Di ciò era Teseo assai crucciato,
E nel pensiero sempre gía cercando
Come potesse abbatter loro stato;
Un dì n’avvenne ch’egli cavalcando
Alla terra d’intorno, fu avvisato
Ch’ella si arebbe sotterra cavando:
E perchè avea maestri di tal’arti,
Cavar la fe’ da una delle parti.
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Quando la donna del cavare intese,
Dubbiò, e tosto di mura novelle
Un cerchio dentro più stretto comprese,
Il qual fer tosto e donne e damigelle:
Appresso inchiostro e carta tosto prese,
E colle mani dilicate e belle
Una lettera scrisse, e trovar feo
Due savie donne, e mandolle a Teseo.
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Eran le donne belle e di gran cuore,
Con compagnia leggiadra e disarmate,
Vestite in drappi di molto valore;
Le qua’ giunte nel campo fur menate
Da’ maggior Greci davanti al signore,
Le quali assai da lui prima onorate
La lettera gli diero, e la risposta
Addomandaron grazïosa e tosta.