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parte prima | 5 |
VI.
Era in quel tempo la falsa credenza
Degl’Iddii rei, bugiardi e viziosi,
E sì cresciuta la mala semenza
Era, ch’ogn’uom credea che grazïosi
Fussero in ciel come nell’apparenza;
E lor sacrificavan con pomposi
Onori e feste, e sopra tutti Giove
VII.
Ancor regnava in quel tempo una Dea
La qual Dïana si facea chiamare,
E molte donne in devozion l’avea,
E maggiormente quelle che servare
Volean virginità, e a cui spiacea
Lussuria, e a lei si volean dare:
Costei le riceveva con gran festa
VIII.
Ed anche molte ne l’eran offerte
Dalli lor padri e madri, che promesse
L’avieno a lei per voti, e chi per certe
Grazie o doni che ricevuti avesse.
Diana tutte con le braccia aperte
Le riceveva pur ch’ella volesse
Servar virginità, e l’uom fuggire,
E vanità lasciare e lei servire.