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158 | ninfale fiesolano |
LIV.
Ma poi che Fiesol fu la prima volta
Per li Roman consumata e disfatta,
E poi che a Roma la gente diè volta,
Que’ che rimason dell’affrica schiatta,
Alla disfatta fortezza raccolta
Tutti si fur, che Pruneo avea fatta,
E quivi il me’ che seppon s’alloggiaro
LV.
Poi fu Firenze posta pei Romani,
Acciocchè Fiesol non si rifacesse,
Pe’ nobili e possenti Fiesolani
Ch’eran campati, ma così si stesse:
Per la qual cosa in molti luoghi strani
Le genti fiesolane si fur messe
Ad abitar, come gente scacciata,
LVI.
Ma poi ch’uscita fu l’ira di mente
Per ispazio di tempo, e pace fatta
Tra li Romani e la scacciata gente,
Quasi tutta la gente fu ritratta
Ad abitare in Firenze possente,
Tra’ quai vi venne dell’affrica schiatta,
E volentier vi furon ricevuti
Da’ cittadini, e ben cari tenuti.