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18 | ninfale fiesolano |
XLV.
Leva su dunque: cerca queste piagge
Di questi monti, e tu la troverai,
Chè a suo diletto le fiere selvagge
Con l’altre ninfe seguir la vedrai,
E benchè a correr sieno preste e sagge,
Senza niun fallo tu la vincerai:
Nè ti bisogna temer di Dïana,
XLVI.
E io ti prometto di darti il mio aiuto,
Al qual nessun può mai far resistenza,
Pur che questo mio figlio abbia voluto
Ferir con l’arco per la mia sentenza.
Ch’io son colei che sì bene ho saputo
Adoperar con questa mia scïenza
Che non ch’altri, ma Giove ho vinto e preso
XLVII.
Poi disse: figliuol mio, apri le braccia,
Fagli sentir il tuo caldo valore,
Sicchè tu rompa ogni gelata ghiaccia
Dentro al suo petto e nel gelato core.
Or fa’, figliuolo mio, fa’ che mi piaccia
Come far suogli: e poi parea ch’Amore
Per sì gran forza quell’arco tirasse,
Ch’insieme le due cocche raccozzasse.