Pagina:Boccaccio - Ninfale fiesolano di Giovanni Boccaccio ridotto a vera lezione, 1834.djvu/263

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a madonna andrea acciaiuoli 93

ne fanno, da accrescere la bellezza, ma convenir essere ornata d’onestà di santità e d’opere pie, acciocchè facendo cosa grata a chi t’ha concesso tal grazia, non solamente tra noi mortali tu sii chiara ed illustre, ma dal dator del tutto, oprando onestamente e santamente, tu sii raccolta in eterno splendore. Oltre di ciò, a te piacendo, chiarissimo specchio dell’onestissime donne, darai ardire ed aiuto a questo picciolo libretto d’andar per tutto. Andrà, come stimo, sotto il tuo nome sicuro dalle male lingue, e porterà quello con gli altri delle illustri donne per le bocche degli uomini degni: e dando cognizione di te e de’ meriti tuoi, non potendo tu esser presente in tutti i luoghi, ti farà a questa età palese, e all’avvenire eterna.


EPISTOLA

A FRANCESCO

DI MESSER ALESSANDRO DE’ BARDI


MERCATANTE FIORENTINO, DIMORANTE A GAETA



Conciossiacosachè le forze degli uomini, se aiutate non sono talvolta d’alcuno riposo, resistere non possono nè perseverare nelle fatiche continue, alle quali noi medesimi spesse volte più che non ci bisogna miseri sottentriamo, è conceduto per li savii