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parte prima | 21 |
LIV.
Ma poichè cotai beffe ed altre assai
Avien più volte il giovane ingannato,
Senza nïuna ninfa trovar mai,
E presso che ’n sul monte era montato,
Quando un pensier gli disse: dove vai
Pur su salendo, e mai null’hai trovato?
E già è terza, io non vo’ più salire,
LV.
E inverso Fiesol volto, piaggia piaggia
Guidato da amor ne gía pensoso,
Caendo la sua amante aspra e selvaggia,
Che faceva lui star maninconoso.
Ma pria ch’un mezzo miglio passat’aggia,
Ad un luogo pervenne assai nascoso
Dove una valle due monti divide:
LVI.
Quando appressato fu a quel vallone
Alquanto udì un’angelica voce,
Con due tenori, onde aspettar si pone
Facendo delle braccia a Giove croce
Con umil prego stando ginocchione,
Dicendo: o Iddio, sarebbe in questa foce
Mensola fra costoro? Or voglia Iddio
Ch’ella vi sia, ch’i’ v’andrò ora anch’io.