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30 | ninfale fiesolano |
VI.
Io mi levai stamane, a dire il vero,
Veggendo il tempo bel, mi ricordai
Della cerbietta, e vennemi in pensiero
Di lei cercare, e mi deliberai:
Così mi misi su per un sentiero,
Che non m’accorsi ch’io mi ritrovai
A mezzo il poggio, quando il sol già era
VII.
Quando sentii e vidi menar foglie
Di quercioletti freschi, ond’io più presso
Mi feci alquanto dietro a alcune scoglie
Tacitamente per veder fui messo,
Vidi tre cerbie gir con pari voglie
L’erbe pascendo, perchè in fra me stesso
Avvisaimi pigliarne una pian piano,
VIII.
Ma com’elle mi vider, si fuggiro
Suso al monte senza punto aspettarmi,
E io di questo alquanto me n’adiro,
Veggendo quivi beffato lasciarmi:
E così dietro loro un pezzo miro
Poi a seguirle, senza avere altr’armi
Che ora i’ m’abbia, infin che di veduta
Non me le tolse la notte venuta.