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parte seconda | 33 |
XV.
E quivi giunto ad una bella fonte,
Trovò una ninfa star tutta soletta,
La qual vedutol, tutta nella fronte
Impallidío, e su si levò in fretta,
Oimè, oimè dicendo, e su pel monte
Si fuggìa paurosa e pargoletta;
Il volonteroso padre a pregarla
XVI.
O miser padre, tu non t’avvedevi
Che tu correvi dietro alla tua morte,
E i lacci tuoi, tapin, non conoscevi,
Dove preso tu fusti con ria sorte!
Gl’ Dii volesser, che quando correvi
Dietro alla ninfa sì veloce e forte,
Diana l’avesse in uccel trasmutata,
XVII.
Ella non era al fiume giunta a pena,
Che la raccolta e sottil sua guarnacca
Tra le gambe le cadde, e già la lena
Del correr perde, e di dolor si fiacca:
Lo sciaurato Mugnon gioia ne mena,
Avendola già giunta per istracca,
E presa la teneva infra le braccia,
Donando baci alla vergine faccia.
ninf. fies. | 3 |