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36 | ninfale fiesolano |
XXIV.
Posto avea fine al suo ragionamento
Il vecchio Giraffone lacrimando;
Affrico ad ascoltarlo molto attento
Istava, bene ogni cosa notando,
E come che alquanto di spavento
Avesse di quel dir, pur fermo stando
In sua opinïon, al padre disse,
XXV.
Da ora innanzi le lascerò andare,
Se egli avvien ch’io le trovi più mai.
Andianci, padre, omai a riposare,
Ch’io sono stanco, sì m’affaticai
Oggi per questi monti, per tornare
Di dì a casa, che mai non finai,
Ch’io son qui giunto con molta fatica;
XXVI.
Giti a dormir, non fu sì tosto giorno
Ch’Affrico si levava prestamente,
E nelli usati poggi fe’ ritorno
Dove sempre tenea ’l core e la mente,
Sempre mirandosi avanti ed intorno
Se Mensola vedea poneva mente,
E come piacque a Amor giunse ad un va[rco]Fonte/commento: OPAL
Ov’ella gli era presso ad un trar d’arco.