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70 | ninfale fiesolano |
XLVIII.
Ma prima che dormir punto potesse,
O che sonno gli entrasse nella testa,
Ben mille volte credo si volgesse
Pel letticciuol d’altra parte or da questa,
Mostrando ben che tutto il core avesse
Fiso a colei che tanto lo molesta:
Pure aiutato forte da speranza
XLIX.
Pure alla fine già presso al mattino
Il sonno vinse gli occhi dello amante,
E leggiermente dormendo supino
Venere Iddea gli venne davante:
In collo aveva Amor piccol fantino,
Con l’arco e le saette minacciante:
Poi gli parea che Venere Iddea
L.
Il sacrificio tuo, e l’orazione
Che mi facesti, fu da me accettata
Per modo, che n’avrai buon guiderdone
Da me di quel che fui da te pregata:
Ed abbi certa e ferma opinïone,
Che la mia forza non ti sia negata
In tuo aiuto, e quella del mio figlio,
Se tu seguir vorrai il mio consiglio.