Pagina:Boccaccio - Ninfale fiesolano di Giovanni Boccaccio ridotto a vera lezione, 1834.djvu/77

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parte terza 71

LI.

Fatti una vesta per tal modo e stile,
     Ch’ella sia larga e lunga infino a’ piedi,
     Tutta ritratta ad atto femminile;
     Poi d’un arco e d’un dardo ti provvedi,
     A modo d’una ninfa tutto umile,
     Poi mettiti a cercar se tu la vedi:
     Tu parrai come lor ninfa per certo,

     Se tu saprai con loro esser coperto.

LII.

E se tu trovi Mensola, con lei
     Piacevolmente a parlare entrerai
     Di cose sante e di cose di Dei,
     E con lei ragionando ti starai:
     E perchè me’ tu sappi che far dei,
     Questo mio figlio sempre in core avrai,
     Che ben t’insegnerà dire ogni cosa,

     Che fia a lei piacevole e graziosa.

LIII.

E quando il tempo tu vedi più bello,
     E tu a lei allor ti manifesta:
     Ella si fuggirà siccome uccello
     Seguito dal falcon per la foresta;
     Ma fa’ che tu non fossi tanto fello,
     Che quando ti palesi, ella più presta
     Fusse a fuggir che tu presto a pigliarla,
     Che non ti varria poi più lusingarla.