Pagina:Boccaccio - Ninfale fiesolano di Giovanni Boccaccio ridotto a vera lezione, 1834.djvu/80

Da Wikisource.

PARTE QUARTA




I.

Febo era già co’ veloci cavalli
     Col fido Eleo venuto in oriente,
     E già faceva gli alti monti gialli,
     E rosseggiava l’aria in occidente,
     Ma non luceva ancor per tutte valli,
     Quando Affrico levato prestamente
     L’arco e ’l turcasso prese e fuor si caccia,

     Alla madre dicendo: i’ vo alla caccia.

II.

E dove il dì dinanzi aveva messo
     Il vestir della madre ne fu gito,
     E quivi giunto, i panni di lui stesso
     Si trasse, e quivi quel s’ebbe vestito,
     Una vitalba si cinse sopr’esso
     Per poter esser più presto e spedito;
     E certamente che Vener l’atava
     A acconciar quel vestir, sì ben gli stava.