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parte quarta | 75 |
III.
Poi i suoi capelli, non già pettinati,
Pendeano in giù non con troppa grandezza,
Ma biondi sì, che d’or parean filati,
E ricciutelli con somma bellezza:
Ma come che per gli affanni passati
Nel viso ancora avesse palidezza,
Pur nondimen quel colore era tale,
IV.
E poi che s’ebbe acconcio in tal maniera,
Il turcasso si cinse al destro lato,
E l’arco in mano e una freccia leggiera;
E poi ch’alquanto s’ebbe rimirato,
Gli parea esser quel ched e’ non era,
E in femmina di maschio trasmutato:
E certo chi non l’avesse saputo
V.
Poscia i suoi panni in quel luogo rimise
Donde ’l vestir femminile avea tratto,
Poi verso i monti Fiesolan si mise
Così acconcio, non già troppo ratto,
E molte fiere in questo mezzo uccise
Prima che su fosse salito affatto;
Ma poi che fu in sul monte maggiore,
De’ tre, sentì di là un gran romore.