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76 | ninfale fiesolano |
VI.
Affrico volto verso quelle stride
Vide più ninfe ind’oltre gir cacciando,
Ed accennar ver lui con alte gride:
Sta’ ferma al passo la fiera aspettando.
Affrico pose mente, e venir vide
Un fier cinghial fortemente rugghiando,
Con frecce molte fitte nel suo dosso:
VII.
E d’una freccia nel petto al cinghiale
Ferì, che gli passò infino al core,
Che pelle dura o callo non gli vale;
E poco andò che gli mancò il furore,
E cadde in terra pel colpo mortale;
E come piacque a Venere e ad Amore,
Mensola era in luogo ch’assai scorto
VIII.
Quivi trasse di ninfe gran brigata,
Credendo ben ch’Affrico ninfa fosse,
E Mensola con lor si fu adunata,
E poi alle compagne a parlar mosse,
Ed a lor la novella ha raccontata,
Dicendo: i’ vidi com’ella il percosse,
Nè sì bel colpo vidi alla mia vita,
Quanto fe’ questa ninfa qui apparita.