Pagina:Boccaccio - Ninfale fiesolano di Giovanni Boccaccio ridotto a vera lezione, 1834.djvu/90

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84 ninfale fiesolano

XXX.

Ed avvisossi di prima lasciarle
     Tutte spogliare, e poi egli spogliarsi,
     Acciocchè le lor armi adoperarle
     Contro a lui non potessero: e a tirarsi
     Cominciò lento il vestir, per poi farle,
     Quando nell’acqua entrasse per bagnarsi,
     Per vergogna fuggir pe’ boschi via,

     E Mensola per forza riterria.

XXXI.

E innanzi che spogliato tutto fosse,
     Le ninfe eran nell’acqua tutte quante;
     E poi spogliato verso lor si mosse,
     Mostrando tutto ciò ch’avea davante.
     Ciascuna delle ninfe si riscosse,
     E con voce paurosa e tremante
     Cominciarono, urlando, oimè oimè,

     Or non vedete voi chi costui è?

XXXII.

Non altrimenti lo lupo affamato
     Percuote alla gran turba degli agnelli,
     E un ne piglia e quel se n’ha portato,
     Lasciando tutti gli altri tapinelli;
     Ciascun belando fugge spaventato,
     Pur procacciando di campar le pelli:
     Così correndo Affrico per quell’acque
     Sola prese colei che più gli piacque.