Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. II, 1948 – BEIC 1771928.djvu/196

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RAGGUAGLIO LUI

Essendosi Apollo avveduto che l’uso dell’ottantesima parte di un grano di ipocrisia, ch’egli a’ suoi virtuosi aveva conceduto, cagionava pessimi effetti, per un suo pubblico editto non solo revoca simil grazia, ma contro gl’ipocriti fulmina pene sopramodo rigorose.

Per gli ordinari passati fu scritto che que’ galantuomini di questa corte, che seguono il nobilissimo precetto del «Bene vivere et laetari », per non esser mostrati a dito dalla maliziosa e pessima canaglia di quegl’ipocritoni. che in concetto di vita rilassata, di costumi scorretti hanno l’onorata libertá di procedere e di ragionare col cuore, per lo mezzo di Platone furono forzati chiedere a’ signori censori licenza di poter servirsi di un poco di ipocrisia. La quale con pessima conseguenza ottennero, poiché ben tosto si avvidero che lo scelerato vizio dell’ipocrisia somiglia quel morbo contagioso, de quale altri non può pigliar cosi poco, che in un attimo non ne appesti tutta la sua persona: disordine che verissimo hanno provato i galantuomini che si sono nominati, i quali ancor che in sommo orrore avessero vizio tanto nefando e che per conseguenza odio mortale portassero agl’ipocriti, quella ottantesima parte nondimeno di un grano di ipocrisia, che pigliarono, fu sufficiente per ammorbare in pochi giorni tutti i sinceri e schietti costumi loro; perché cosi fattamente s’innamorarono del credito e s’inebriarono della riputazione che quella apparente modestia, quella finta divozione, quella simulata caritá arrecava loro, che in anima e in corpo si diedero in preda a quell’orrendo vizio che poco prima tanto detestavano; e il tutto con tanto disordine delle cose di questo Stato, che in pochi giorni Parnaso tutto si era impocritito. Apollo, come prima venne in cognizione di tanto inconveniente, fermissima risoluzione fece di volete in ogni modo fino dall’ultima radice estirpar dal suo Stato pianta cotanto velenosa; e, conoscendo che i cancheri e le piaghe infistolite hanno bisogno di esser curate col fuoco e co’ rasoi, di mano diede ad uno