Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. II, 1948 – BEIC 1771928.djvu/32

Da Wikisource.

che mai regnano e che si crede che in eterno regneranno tra i maggiori re di Europa, operarono che, per téma che l’uno aveva di lasciar al compagno tutta quella immondizia, ricordo tanto salutare pubblicamente da tutti fu lodato e secretamente da ognuno aborrito. Ben è vero che, per render, piú che a’ prencipi fosse possibile, amabili a’ popoli le monarchie, nella Dieta con solennitá grande furono formati, stabiliti e giurati gl’infrascritti capitoli, da inviolabilmente esser osservati:

Che la piú saggia politica, la piú perfetta ragion di Stato, che imparare e praticar dovevano i prencipi, essendo la sapienza di amare e temer Iddio con tutto il cuore, del sacrosanto suo nome non piú per l’avvenire, come molti per lo passato bruttamente avevano fatto, dovessero servirsi per istromento da cavar danari dalle mani de’ popoli, e per aggirarli con le diverse sètte e con le nuove eresie ove piú loro dettavano gl’interessi mondani, ma per acquistarsi quella buona grazia di Sua divina Maestá, che a’ prencipi timorati di Dio, a’ popoli che ubbidiscono alla sua santa legge apporta l’abbondanza d’ogni bene;

Che per l’avvenire con tal avvertenza si contentassero di mungere e di tosar le pecore del loro ovile, che non solo non le scorticassero, ma che punto non intaccassero loro la pelle, ricordevoli che gli uomini erano animali che sapevano, non bestie che non conoscevano; che però infinita differenza era tra’ pastori che tosavano e mungevano le pecore, e i prencipi pecorai che mungevano e tosavano gli uomini, dovendo questi servirsi della forfice della discrezione, invece di quella del nudo interesse, solo usata, e sempre infelicemente, dagli avari pecorai; piú volte essendosi veduto che l’odio pubblico aveva potuto e saputo far la spaventevole metamorfosi di convenir le semplicissime pecore de’ sudditi in tanti viziosissimi muli, che a furor di calci fuor dell’ovile avevano cacciato il pastor loro troppo indiscreto;

Che in timore e in frenc^ tenessero i popoli loro, non con quella bestialitá di un ingegno capriccioso, che altrui spaventevole fa parer la signoria di un uomo solo, allora sommamente perniziosa, che col solo giudicio naturale vuol giudicar la vita