Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/133

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memorando e degno di esser nella sua scienza imitato da tutti quei che, governando il mondo, hanno molto spesso il medesmo mestiere per le mani ; e in particolare ha la Maestá Sua voluto che la statua di uomo tanto insigne sia posta in questo luogo, a fine che imparino la destrezza di lui quei ignoranti moderni, che nel cavar i denti guasti alle persone non solo usano il cane e le tenaglie di ferro, maneggiate da essi con crudeltá grande, ma sono nell’arte tanto indiscreti, che non si vergognano, per cavare un dente guasto, adoprar l’accetta e dar con il capo di lei nella guancia di un galantuomo, mandandogli senza proposito alcuno in fracasso tutti i denti buoni, la gengiva e la ganassa.