Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/159

Da Wikisource.

RAGGUAGLIO LII

[Monsignor della Casa, Nunzio Apostolico, riprende Ermolao Barbaro, ambasciator veneto, per la poca severitá della Serenissima nelle cause criminali ; ma vien tosto chiarito del suo errore.]

Mentre li giorni passati nella sala reale di Apollo stavano aspettando l’udienza da Sua Maestá molti ambasciatori de’ prencipi, monsignor reverendissimo Giovanni della Casa, come suole molte volte accadere, essendosi posto a discorrere con l’eccellentissimo [Ermolao Barbaro], ambasciator veneto, del modo che molti prencipi tengono nel governar gli Stati loro, disse all’ambasciatore che egli non lodava la molta piacevolezza che la republica veneziana usava verso i suoi sudditi nelle cose criminali, perché, essendo in questa nostra etá monstruosamente cresciuta negli animi degli uomini l’immanitá degli omicidi e la bruttezza di tutte le piú insopportabili insolenze, quei che aveano il carico di governar i popoli facea bisogno che fossero tutta severitá, per mantener la pace negli Stati e assicurar la vita e le facoltá agli uomini buoni, avendo la clemenza usata tra uomini sediziosi faccia di trascuraggine e di timiditá; e che parea che non poco oscurasse la fama della prudenza veneziana l’infinito numero di omicidi e i gravissimi eccessi, che cosi spesso si commettono nel Stato di quella famosissima republica, dicendosi da ognuno che i sudditi di lei di sedizione superino quelli di qualsivoglia altro potentato d’Italia, e che egli non admetteva per buona la ragione, che rendeano alcuni per difender essi Veneziani da questo mancamento: che le republiche tutte, ma piú particolarmente le aristocratiche, come è la veneziana, essendo forzate dar ai popoli loro maggior soddisfazione di quello che possono far i monarchi, non possono verso essi usar quella severitá, che conoscevano esser necessaria; e che sortiva invece di gran soddisfazione alla nobiltá di Verona, Brescia, Padova, Bergamo e Vicenza, esclusa dal governo della republica, rila