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ANNOTAZIONI

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340 2s> Citazione a memoria da Tacito, Annali , I, 6.

341 3 Citazione, frequente nel Boccalini, da Tacito, Annuii , XV, 1.

341 9 II Ms. Vaticano: «con gli occhiali politi della longa vista, migliori assai di quelli del Galileo»; pare interpolazione posteriore, poiché soltanto nel 1609 Galileo costruí il suo primo canocchiale ed il Nuncius sidereus, con le notizie delle prime osservazioni consentite dal nuovo strumento, apparve nel 1610.

34130 II Ms. Vaticano: «quei che cercano di farne schiavi».

342 33 II Ms. torinese erroneamente: «che la Navarra era eretica».

342 36 Giulio Camillo Delminio (1485-1544), friulano, godettefama effimera di erudito; tu studioso di lingue orientali e classiche, ammiratore di Cicerone e gran cultore di retorica, disciplina cui dedicò piú d’un trattato e che vagheggiò di esporre sistematicamente nel suo Teatro , laboriosamente approntato, illustrato spesso, ma non mai reso noto e tosto dimenticato. Il sonetto si legge in Tutte le opere di M. Giulio Camillo Delminio, Vinegia, 1580, p. 287; traggo dalla stampa l’emendazione «turbido» su «turbo» del Ms.

343 26 Poiché l’ultimo pontefice di nome Niccolò, il quinto, mori il 25 marzo 1455, non può alludere che a Gregorio XIV, al secolo Niccolò Sfondrati, milanese, eletto il 5 dicembre 1590 e morto il 16 ottobre 1591.

343 30 In un Avviso di Roma del 17 giugno 1595 (cod. Vat. Urb. 1063, fol* 388) si legge: «Il Cardinal Pepoli vende alcune argenterie e suppellettili superflue di casa per pagare i debiti e s’è alleggerito di famiglia»; potrebbe dunque alludere al Cardinal Guido Pepoli (1560-1599), bolognese, giá tesoriere papale, porporato da Sisto V il 20 dicembre 1589.

Lettera II. — La venuta del Boccalini a Comacchio in qualitá di governatore era stata comunicata al Duca da Giulio Thiene, suo agente in Ferrara, con lettera del 17 marzo. Vincenzo I Gonzaga, salito al trono nel 1587, mori cinquantenne il 18 febbraio 1612.

Lettera IV. — 347 4 Giovan Francesco dei conti di S. Giorgio e Biandrate (1545-1605), casalese, vescovo di Acqui, ebbe la porpora il 21 giugno 1596 col titolo di S. Clemente e il 16 aprile