Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/541

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Di pari passo col clamoroso successo della Pietra andavano intanto diffondendosi i Ragguagli-, una apparente prioritá spetterebbe all’edizione che reca su entrambi i volumi l’indicazione «Appresso Pietro Farri, 1612», ma si tratta in realtá di una contraffazione, forse operata dal Farri, che unificò sotto la propria denominazione commerciale un lotto di esemplari acquistati dal Barezzi ; comunque è rivelatrice l’indicazione pubblicitaria di «Edizione sopra tutte le altre accuratissima», che dimostra essere tale operazione avvenuta quando molte altre edizioni giá concorrevano sul mercato! 1 ). Intanto sin dal 1614, in Milano, l’erede di P. Martire Locami e G. B. Bidelli avevano completato il voi. I, da loro pubblicato l’anno precedente, affiancando ad esso il secondo con una dedicatoria al conte Carlo Rasini in data 4 gennaio 1614; nell’anno medesimo il solo G. B. Bidelli poneva il suo nome sul frontespizio dei due volumi, e lo stesso faceva ancora, almeno per il voi. I, l’anno seguente, aggiornando in io marzo 1615 la data della dedicatoria! 2 ).

Il maggior centro di diffusione dei Ragguagli restava tuttavia Venezia: soltanto Giovanni Guerigli e i suoi eredi, nel mezzo secolo che va dal ’14 al ’63, vi ristampavano tredici volte lo scritto boccaliniano, cui pareva non dovesse mai venir meno il favore di sempre nuove schiere di lettori. Giá pullulavano intanto gli imitatori, e fra questi uno ve ne fu, piú abile e piú fortunato, che riusci ad affiancare le sue composizioni al giá celebre modello: alludo a quel Girolamo Briani, modenese (1581-1646), ricordato come autore d’una Storia d’Italia dalla venuta di Annibaie al 1527, che giá nel 1614 aveva pubblicato in Modena, pei tipi di Giulian Cassiani, un opuscoletto di sole 36 pagine contenente dieci squallidi ragguagli sotto il titolo di «Aggiunta a’ragguagli di Parnaso del

Comunale, cod. 4; di Gubbio, Comunale, cod. 1 z; di Firenze, Nazionale, cod. II.II. 215, cc. 193-240; di Napoli, Nazionale, cod. XII.E.43; ivi, cod. XII.E.44 (che ha la data del 1681); ivi ancora, cod. V.H.10.

(1) Vide questa rara falsificazione, senza designare l’esemplare esaminato, il Belloni ( T. Boccalini, Torino, 1931, p. 97), che credette trattarsi della vera edizione originale; egli tentò inoltre di collegare la data della dedicatoria del voi. Il, chequi suona «21 di settembre MDCVIII» per mero errore di stampa (Vili invece di XIII), con la data del codice dei ragguagli dedicato dal Boccalini al card. Borghese (nel 1609, non nel ’6o8) e fini coll’andar del tutto fuor di strada. Il solo esemplare falsificato ch’io conosca è alla Civica di Bergamo.

(2) Si tratta probabilmente d’una stessa edizione diffusa sotto frontespizi lievemente ritoccati.