Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/545

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dell’autore, che si firma con le sole iniziali «C. B. G. R.» ( J ). Pressoché ignota ai bibliografi è una ristampa frammentaria e travisata dovuta ad una curiosa figura di medico, giurista e uomo d’armi genovese, Pietro Andrea Cannonieri, che sin dal 1614 aveva pubblicato in Anversa, dove s’era stabilito, dieci libri di Introduzione alla politica, alla Ragion di Stato ed alla pratica del buon governo. Questi, che pure aveva servito nelle armate spagnuole e risiedeva in una cittá soggetta al Re Cattolico, ristampandovi nel 1627 il suo lavoro, vi aggiungeva (pp. 9-38) «alcune relationi politiche di Traiano Boccalini», che altro non sono che quattordici fra i piú caustici ragguagli della Pietra-, soltanto, ad evitare che la censura regia impedisse la diffusione del volume, ogni volta che la monarchia spagnuola era nominata, l’aggettivo fu sostituito con la immaginaria parola «Monastra», e cosi pure altri nomi di fantasia presero il posto dei troppo evidenti toponimi. Se nel territorio soggetto al governo di Madrid la satira boccaliniana doveva diffondersi sotto tali travestimenti piú o meno palesi, aperto e facile successo essa godette invece nelle libere Provincie Unite ad opera degli Elzeviri e dei loro imitatori. Nei sette lustri intercorsi fra il 1640 e il 1675, tredici ristampe videro la luce in Fiandra, specie in Amsterdam (Cosmopoli), a partire da quella che appunto nel 1640 fu stampata dagli Elzeviri di Leida per conto del loro parente Ludovico, editore in Amsterdam, che preferí lasciare sul frontespizio del volumetto la consueta indicazione «Impresso in Cosmopoli per Giorgio Teler» < 1 2 ). Lo stesso nome fittizio di tipografo si legge in fronte ad una contraffazione apparsa due anni piú tardi, mentre nel 1653 Severino Matthaei stampava in Leida per conto di Giovanni Elzevier quell’edizione che, accanto a tale data, reca l’indicazione «Impresso in Cosmopoli, Per la Compagnia». Le dieci edizioni restanti sembrano dovute ad uno o piú contraffattori degli Elzeviri, che nell’elegante formato in 24 0 ristamparono la Pietra sotto le date del 1651, 1652, 1664 (cinque edizioni),

(1) Il voi. ha pp. 12 nn. piú 221; le prime iniziali son certo da integrarsi in «Clemente Boccalini», le altre forse in «Ghislieri Romano», supponendo che l’offrente volesse far risaltare il cognome materno, distinto dalla parentela di papa Pio V, e la cittadinanza onoraria concessa al nonno paterno.

(2) Su questa edizione cfr. A. Willems, Les Elzeviers , Bruxelles, 1880, n. 965, dove si accenna pure a molte delle contraffazioni che verrò elencando. Per tutte le stampe della Pietra cfr. la mia cit. nota sulla Fortuna d’una satira, ecc.