Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/563

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opportunistica, ed il n. 65 trova nello stesso codice una trascrizione lievemente divergente dall’autografo di P per ritocchi formali insignificanti, il che vale anche per il testo di Cent. Ili,60 presente in N 1 . Son dunque 29 i ragguagli qui trascritti secondo il testo di P, che per 12 di essi conserva l’autografo, per 15 una copia con rifacimenti, aggiunte e correzioni autografe, e per due soli (111,53 e 55) la semplice copia d’amanuense. Diverso è il caso dei due ragguagli rimanenti: di Cent. 111,63, presente in P in trascrizione priva d’ogni nota d’autografia, esiste in V un sostanziale rifacimento, frutto di piú matura e ampia elaborazione, che deve necessariamente preferirsi alla prima stesura; quanto al ragg. 111 , 68 , due carte autografe di P conservano una breve narrazione, ivi offerta in veste di ragguaglio autonomo e conchiuso, ma che piú tardi l’autore incluse integralmente, in rinnovata stesura, in una composizione di assai piú vasto disegno conservata in N 2 : a tale testo largamente accresciuto e perciò ovviamente prescelto ho assegnato nell’ordinamento della terza Centuria il posto spettante al piú antico nucleo che vi è incorporato.

L’ultimo luogo fra i codici databili spetta a V, eh’è del luglio 1612; i quattro ragguagli ad esso peculiari trovano luogo in Cent. 111,77-80. Pei restanti inediti, in assenza d’un criterio cronologico, ho seguito il mero ordine delle sigle, collocando ai numeri 81-84 i quattro ragguagli di N 1 , ai nn. 85-94 i dieci di N 2 , infine ai nn. 95 e 96 i due di N 3 ; i testi dei tre codici napoletani, quelli di N 1 e di N 2 in ispecie, presentano corruzioni e lacune non infrequenti, che ho emendato e integrato congetturalmente, fornendo sempre nelle annotazioni le lezioni dei Mss. e distinguendo con parentesi quadre le parole supplite. I titoli sommari, premessi a ciascun ragguaglio dal Boccalini stesso nelle due prime Centurie, sono stati da me introdotti anche nella terza, ricorrendo anzitutto ai codici (ma A, V ed N 1 ne sono privi), quindi agli indici autografi di alcuni fascicoli di P e talvolta, limitatamente ai primi 29 ragguagli, alle stampe della Cetra e della Pietra; solo quando ogni altro sussidio mancava mi sono indotto a redigere io stesso, con parole attinte il piú possibile dal testo, il sommario medesimo, contrassegnandolo con le consuete parentesi quadre. Cosi pure ho supplito di mio a pié delle pagine del volume III, secondo l’uso introdotto nelle prime Centurie dal Boccalini, tutti i rinvíi alle citazioni di Tacito, che anche nei due volumi precedenti ho integrati con l’indicazione del capitolo.