Pagina:Boccalini, Traiano – Ragguagli di Parnaso e scritti minori, Vol. III, 1948 – BEIC 1772693.djvu/565

Da Wikisource.

VI

Scritti Minori.

Nella seconda sezione del voi. Ili ho accolto i superstiti scritti minori del Boccalini (*). Poiché l’accenno ad una sua produzione poetica sembra frutto d’una invenzione del Mandosio( 1 2 >, quattro soltanto sono i testi da collocare in questa sede: tiene fra essi il primo luogo quel Discorso all’Italia di un anonimo «Gentiluomo italiano», diffuso nel 1591 e pubblicato nel 1614 alle pp. 60-73 della Cetra d’Italia. Si tratta della piú generosa e schietta fra le esortazioni alla liberazione d’Italia dallo straniero fiorite in gran copia tra la fine del Cinque e i primi decenni del Seicento, ma la sua attribuzione al Boccalini non può dirsi certa, riposando in primo luogo sull’inserzione del Discorso nella silloge boccaliniana della Cetra : ma bene al Boccalini si addicono i concetti, l’animo, il fervore, si che della sua paternitá non dubitarono il Settembrini, l’Errerá, il Beneducci, il Natali, seguiti con qualche esitazione dal D’Ancona, dal Rua, dal Di Tocco e dal Vitali; poco rilevante è l’osservazione dello Stòtzner, che sottolineò nel Discorso un certo tono patetico inconsueto nel Boccalini, comica addirittura la bella sicurezza con cui il Bartoli, ripubblicando il Discorso, lo assegnò al Testi, nato due anni dopo ch’esso era stato scritto. Sta di fatto che i concetti del «Gentiluomo», tutt’altro che comuni in Italia a quella data, sono bene i concetti del Boccalini; l’aperto linguaggio antigesuitico, insolito nelle pagine piú controllate, si spiega sotto il velo dell’anonimo e trova esatto riscontro in una lettera confidenziale (lett. I); lo stile vibrato è pur quello classico dell’orazione e mancano d’altronde scritture sincrone di sicura autenticitá per un valido raffronto; infine il caldo appello alla dignitá ed alla virtú militare italiana risuona nella stessa lettera sopra citata con viva e fedele rispondenza. Ritengo pertanto che l’attribuzione tradizionale del Discorso , non contraddetta da elementi di serio rilievo e suffragata da notevoli concor (1) Cfr. per maggiori chiarimenti la mia nota Gli scritti minori di T. Bocca/im, «Atti dell’Accad. delle Scienze di Torino», voi. 78, 1942-43, tomo II, pp. 140-179 (2) Cfr. P. Mandosio, Bibliotheca Romana, Roma, 1682, Cent. 1,41, pp. 29-30: «inter egregios poètas valde emicuit et carmina plura scripsit».