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RAGGUAGLIO XIX

Mostra che li ministri spagnuoli sono interessati nelli suoi negozi.

Tre giorni sono alle otto ore di notte nel reai palazzo della Monarchia di Spagna furono veduti entrar quaranta carri di fieno, e percioché l’ora diede grave sospetto ai Francesi, ai Veneziani e ad altri potentati, che vivono in perpetua gelosia della grandezza di cosi formidabil principessa, con esatta diligenza fu fatta inquisizion per chiarirsi se sotto coperta di fieno quei carri aveano portate cose pregiudiziali ; e riferirono le spie, che sotto il fieno erano ascose casse piene di zappe, di badili e di vanghe ; e percioché questi sono instrumenti da guastatori, i Francesi fecero risoluzione d’armarsi e i Veneziani voleano gettar le galere del loro arsenale in acqua, quando fu risoluto che, prima di scuoprirsi, era bene chiarirsi se gli Spagnuoli nella casa loro aveano intromesso altra quantitá dei medesimi instrumenti o se ne aspettavano da altra parte. E furono accertati che per lo passato non ne aveano ricevuti e che per l’avenire non ne aspettavano; anzi soggiunsero le spie che, subito che furono scaricate quelle casse, non furono portate nell’armeria reale, ma che tutti i Grandi di Spagna e gli officiali principali di cosi potente Monarchia subito fra di loro si divisero quelle zappe, quelle vanghe e quei badili, con quali la mattina seguente molto per tempo in camicia si posero a cavar fossi, a tirar condotti, a far argini e a corrivar la terra con mille acquedotti, con tanta fatica e diligenza tirando ognuno l’acqua al suo mulino, che aveano ridotte le cose pubbliche a tanta calamitá, che i molini della comunitá di Spagna, per mancargli l’acqua, non macinavano piú.