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330 orlando innamorato [St. 55-58]

55 Re Tibïano avea preso pensiero
     Di voler la sua figlia maritare,
     Ed avea ordinato un bel torniero,
     Come in quel tempo se usava di fare,
     Ove ogni re, barone e cavalliero
     Potesse sua prodezza dimostrare,
     Ed ha invitate e dame e le regine
     Tutte de intorno per quelle confine.

56 Ciascun voluntaroso in Cipri andava,
     Come fu il bando per de intorno inteso.
     Chi de provarsi a l’arme procacciava,
     Chi per mirare avea quel camin preso;
     Ma più de gli altri gran fretta menava
     Re Norandino, avendo il core acceso,
     Fornito ben de ciò che fa mestieri,
     De paramenti e de arme e de destrieri.

57 E seco ne menava in compagnia
     Da vinti cavallier, ciascuno eletto.
     Or quando il conte in su il ponto giongia,
     Il re si stava a nave per diletto;
     Onde rivolto a’ suoi baron dicia:
     - Se costui non me inganna ne lo aspetto,
     Debbe esser cima e fior de ogni valente,
     Se la apparenza e lo animo non mente. -

58 E poi lo fece al paron dimandare,
     Se volea seco andare al torniamento.
     Esso rispose senza dimorare
     Che egli era per servirlo a suo talento
     O ver per giostra, o sia per tornïare,
     O sia per guerra ed ogni struggimento:
     Pur che lo possa a suo modo servire,
     In ogni cosa è presto ad obedire.

6. MI., Mr. e P. Bua prodezza. — 7. P. £ ha invitate le Dame. — 19. MI. ponto ( porto i).