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Pagina:Boiardo - Orlando innamorato III.djvu/164

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xii prefazione


Ma quali rapporti intercedono tra il codice (che designerò colla sigla T) e le due edizioni del 1486 e del 1506, che, dalle biblioteche in cui si conservano gli unici esemplari, chiamerò rispettivamente Ml e Mr?

Quasi in ogni canto della edizione del 1486 ricorrono, come ho accennato, molti e svariati errori, alcuni dei quali sono riprodotti con mirabile rispondenza nel codice. E badiamo: non si tratta di forme le quali, dato l’ibridismo della lingua usata dal Boiardo e le incertezze di grafia e di morfologia che la caratterizzano, potrebbero ricevere una spiegazione: ma di veri e propri svarioni, di errori che turbano gravemente o distruggono affatto il senso, come scriveva per serviva (vol. I, pag. 97, v. 18), amor per ancor (id., 179, 16), insigne per insieme (id., 231, 23 ), fontana per fortuna (id., 388, 11), patre per parte (vol. II, 25, 11), altiera per il tira (id., 44, 6), cotanta per contato (id,, 116, 1), discortese per sì cortese (id., 401, 1) ecc.1.

Molte altre volte invece l’errore di Ml appare corretto nel codice;2 il quale a sua volta ha un

  1. Singolarissimo l’errore per cui nell’ottava prima del canto decimo del libro secondo, il verso 6. ha preso il posto del 4.°, e viceversa: errore comune a tutti due, anzi a tutti tre i testi.
  2. Ecco alcuni degl’infiniti errori di Ml, che in T (come appare dal confronto col testo) sono scomparsi: vol. primo, pag. 10, V. 22 Ben la voluntà: id. 153, 18 gioca di spada; id. 214, 1 Ove ho; id. 217, 15 prese: id. 236, 28 sbigotita nel volto; id. 253, 21 e dove e la rivera; id., 272, 27 Hor torna; id., 330, 1 così spesso: id., 430. 12 servito: vol. secondo. 140, 13