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si non acquistano diritto di nomina in posteriori esami, acquistano però un titolo di preferenza, in parità di requisiti, coi nuovi concorrenti.
10. Il Ministro destina, trasloca i Cappellani secondo il bisogno, e le inchieste, informandosene antecedentemente al Cappellano Maggiore, e a cosa fatta ragguagliandonelo per sua norma.
11. Tutti i Corpi dell’esercito Repubblicano essendo eguali in faccia alla Patria, non vi è maggiore, o minor merito pel Cappellano l’appartenere all’uno piuttosto che all’altro.
12. Il Cappellano nel rispettivo Corpo amministra i Sacramenti, celebra in tutti i giorni festivi, assiste gl’infermi, e moribondi, dispensa la parola evangelica, promove e tutela la moralità, e nell’ora delle battaglie si trova a confortare i fratelli morenti.
13. Il Cappellano nelle pubbliche funzioni che esigono il movimento del Corpo a cui appartiene, deve andare d’intelligenza col Comandante del Corpo stesso pel luogo, pel modo, pel tempo.
14. Il vestiario del Cappellano nelle funzioni ecclesiastiche deve essere sempre l’abito tallare, al quale non addicendo (almeno per ora) i peli al mento, questi rimangono proibiti.
15. Fuori delle funzioni ecclesiastiche, quando non inceda in abito tallare, il Cappellano deve vestire un costume a tutti uniforme, e cioè, collare turchino pallido, soprabito prolungato sino al ginocchio ad un solo petto e bottoni di seta, con paramani e goletta (alla foggia militare) di velluto nero senza filetti di sorta, calzoni corti, calze nere, scarpe, cappello a piccola barca con falda di tre pollici orlata in nero, e schiacciata