Pagina:Bonarelli, Guidubaldo – Filli di Sciro, 1941 – BEIC 1774985.djvu/15

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ATTO PRIMO
lassù girando a suo poter s’affretta.
Ma lascia ch’a lor tempo
partoriscano i fati,
e non voler che faccia,
per immatura morte,
la tua fortuna aborto.
Clori.Dunque che debb’io far? dove? in che guisa
dalla mano de’ traci
fia scampo a la mia vita?
Già temp e tremo.
Mel.(Or le ha pur insegnato
la speranza a temere.)
Clori.Vuoi tu che per li campi,
in selva, in grotta o in altra
vie più remota parte i’ mi nasconda?
Mel.Ma quai fia mai cosi remota parte,
ove, mentre persegue armenti o fere,
non ponga mano il trace?
Sola bella fanciulla in luoghi ascosti
non è sicura, ove s’aggira il trace.
Clori.Vuoi ch’a lo scoglio io varchi?
Quivi certo non fia ch’armento o fèra
i traci ingordi alletti.
Io andrٍ: e se non trovo
pronta barchetta al lido,
ancor che ? mar, poco anzi
turbato, anco non posi,
pur io v’andrٍ nuotando.
Mel.Or cotesto è già fatto
troppo ardito timore.
Nuotando, una fanciulla
d’irato mar premere il dorso all’onde,
ir nuotando a lo scoglio?
Ma né pur anco in barca.
Tutta di gente è piena
la spiaggia; il capitano
II